3 miti del mondo vespistico.

3 miti del mondo vespistico.

domenica 22 maggio 2016


Dedico questo Blog a tre grandi vespisti, tre ispiratori di tutti i viaggi fatti con la Vespa che sono venuti anni dopo: Roberto Patrignani, Giorgio BettinelliGiorgio Càeran. Per evitare equivoci, metto in chiaro che il Blog non vuole essere del tipo “i migliori libri di viaggi in Vespa, o i migliori vespisti”, perché non mi entusiasmano le classifiche. Bensì, io intendo tutto questo come una raccolta che riguarda esclusivamente ciò che hanno fatto tre stimati personaggi.

Le foto qui raccolte sono quasi tutte scaricate da internet. Sono graditi eventuali suggerimenti per migliorare il Blog. Vorrei coinvolgervi con un piccolo test, con una domanda: «Secondo voi, è vero che questi tre personaggi possono essere considerati dei pionieri, quindi dei miti del mondo vespistico italiano?» Io penso di , e voi?

Un abbraccio ai vespisti-vacanzieri,

Nanni Bertoli

* N.B.: il link di questo Blog è  https://3iconevespistiche.blogspot.com/ 

2 commenti:

  1. Questo blog colma una lacuna: ci mancava, soprattutto agli appassionati della Vespa. E alla domanda specifica se considerare questi tre come i miti del mondo vespistico italiano... la mia risposta è Sì, senza esitazione.

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  2. Concordo con quanto dice Vladimiro. Non so se a lui sia capitata la stessa mia cosa, o invece si è imbattuto casualmente in questo Blog: a me è stato segnalato da un gran appassionato vespista… e trovo che sia davvero azzeccato. Sì, pure io sono d’accordo nel considerare Patrignani, Bettinelli e Càeran come dei Grandi Miti del mondo vespistico italiano. Tutti e tre, nessuno escluso. Patrignani è stato il 1° (il pioniere apripista), Càeran il 2° (il gentleman anticonformista) e infine Bettinelli (il più bravo nelle pubbliche relazioni). Bettinelli, pur essendo arrivato dopo, è diventato il più grande perché in Vespa ha viaggiato tantissimo… molto più di chiunque altro.
    Colpisce però che, di questi tre, Càeran sia l’unico a non aver mai avuto alcun aiuto da chiunque sia (Piaggio compresa). Proprio per questo motivo sono andato a rivedermi un suo Blog, quello che lui stesso considera il suo più importante, intitolato “Viaggi, libri e curiosità” (adesso ha 1.260.000 visualizzazioni; si trova facilmente digitando direttamente questo titolo su Google); e così, nella didascalia dove c’è la foto della rossa “Vespa 200 Rally” (chiamata “La mia Gigia”), leggo questa sua dicitura:

    Nel 2016 a Pontedera ci sono state le celebrazioni dei 70 anni della Vespa: “In viaggio con la Vespa – Un’avventura lunga 70 anni” (22 aprile - 4 giugno 2016). Ci sono state un bel po’ di persone che sono rimaste sorprese di non aver visto nessuno spazio per me, a parte il mio 2° libro in bacheca (che comunque ne sono riconoscente, verso gli organizzatori, per l’attenzione). Le ringrazio per l’affetto nei miei confronti, ma non so che dire… eppure avevo inviato il modulo per aderire all’iniziativa, come da regolamento. Passano gli anni, ma c’è sempre la conferma che con la Piaggio non me ne va mai bene una. Non c’è feeling tra noi: né ieri, né oggi, né domani. Sia chiaro che io non incolpo nessuno, ma annoto una serie di circostanze non propizie. Me ne faccio una ragione, pensando che forse sono io a sbagliare in qualcosa. Boh.

    Ebbene, anch’io non riesco a capire come ci si sia dimenticati di Giorgio Càeran: è veramente un mistero.
    Un saluto a tutti i vespisti-viaggiatori da parte di
    Giancarlo Andrea Pini

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